Uva IGP di Mazzarrone, si parte tra 10 giorni

Le prospettive quali-quantitative sono alte per l'uva da tavola siciliana. I primi tagli cominceranno tra circa 10 giorni, ma per l'IGP c'è da attendere fino a metà giugno.

da Redazione uvadatavola.com
IGP Mazzarrone

Le prospettive quali-quantitative sono alte per l’uva da tavola siciliana. Anche il meteo è stato tutto sommato propizio. I primi tagli cominceranno tra circa 10 giorni, ma per l’IGP di Mazzarrone c’è da attendere fino a metà giugno.

A presentare la stagione sicula è il presidente del Consorzio dell’uva da tavola IGP di Mazzarrone: Giovanni Raniolo.

“In alcuni appezzamenti – spiega Raniolo – abbiamo già effettuato i primi tagli, ma il prodotto quantitativamente apprezzabile arriverà solo a partire dai prossimi dieci giorni. Per la cultivar Vittoria partiamo da un °Brix molto interessante tra i 14 e i 15; per la varietà Black Magic, invece, contiamo di raccogliere un prodotto con almeno un °Brix in più”.

Ricordiamo che “l’Uva da Tavola di Mazzarrone IGP” si riferisce al frutto coltivato all’interno dei comuni di: Caltagirone, Licodia Eubea e Mazzarrone (in provincia di Catania) e i comuni di Acate, Chiaramonte Gulfi e Comiso (in provincia di Ragusa). Inoltre l’uva IGP di Mazzarrone si riferisce principalmente alle varietà: Italia, Vittoria, Red Globe, Black Magic, Black Pearl e Palieri.

Giovanni Raniolo, presidente del Consorzio dell'uva da tavola IGP di Mazzarrone

Giovanni Raniolo, presidente del Consorzio dell’uva da tavola IGP di Mazzarrone

Da giugno in poi volumi più interessanti

“I volumi più interessanti – ha spiegato il presidente Raniolo – si raccoglieranno a partire da giugno. Dalla seconda settimana di giugno in poi sarà anche la volta delle uve senza semi bianche, rosse e nere. Anche per tali varietà, quest’anno, l’aspettativa è alta, grazie all’andamento climatico propizio registrato fino ad ora”.

IGP di Mazzarrone: da metà giugno i primi tagli

“L’uva da tavola a marchio IGP di Mazzarrone, invece, arriverà sui mercati a partire dalla metà di giugno. L’uva capace di fregiarsi del marchio IGP, infatti, dovrà possedere °Brix non inferiori a 16, come indica il disciplinare. Quest’anno, in generale, vedo che la quantità di grappoli è importante e alto è anche il livello qualitativo”.

“Il Consorzio – conclude Raniolo – gode di ottima salute e, anche per il 2022, registra una crescita in termini di associati e quindi di ettari. Sono ben dieci i nuovi ingressi. Complessivamente, quindi, abbiamo raggiunto quota 180 aziende consorziate“.

 

Autrice: Teresa Manuzzi
prima foto: ilvignetosrl.it
©uvadatavola.com

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