La situazione dei vigneti coltivati nelle zone tardive dell’entroterra barese è positiva, salvo la presenza più o meno diffusa di vegetazione clorotica – in particolare su varietà a bacca pigmentata – causata probabilmente dal persistere di basse temperature e terreni ancora freddi.
Inoltre, in alcuni vigneti eccessivamente vigorosi, si segnala la presenza di “febbre di primavera” o “spring fever”, disordine fisiologico della vite dovuto a condizioni climatiche caratterizzate da alternanza di basse ed alte temperature.
Infatti, con clima più caldo e meno variabile, generalmente prima della fioritura, le piante non sono più soggette a tale fenomeno. La febbre di primavera si manifesta soprattutto nelle primavere fredde e nuvolose e in vigneti in cui sono presenti elevati livelli di azoto, elemento che all’interno della pianta viene trasformato in composti di putrescina che causano le caratteristiche decolorazioni e arricciamenti fogliari
Dal punto di vista fitosanitario, infine, non si riscontrano particolari problemi. Tuttavia, l’umidità e le pioggie previste nei prossimi giorni, se persistenti, potrebbero favorire l’insorgere di malattie come peronospora e oidio, pertanto si raccomanda un consulto con il proprio tecnico di fiducia per l’adozione della giusta strategia di difesa.
Autore: la Redazione
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