La nutrizione in viticoltura da tavola: video e slide del webinar

Video e slide del webinar con Oscar Muñoz Miguez, Giovanni Manca, Alberto Puggioni e Giuseppe Ciuffreda.

da Redazione uvadatavola.com
nutrizione in viticoltura da tavola

Non sei uno dei 292 partecipanti per il webinar di approfondimento sulla nutrizione della vite da tavola? Ti sei perso l’incontro, ma vorresti rimediare? Non preoccuparti, ecco qui di seguito il video completo. Cliccando poi sui nomi dei relatori (quelli in grassetto) potrai anche sfogliare le presentazioni.

Oscar Muñoz Miguez – Product Manager Controllo Nutrizionale delle Colture AGQ Spagna.

Ad aprire le danze la relazione dell’agronomo Oscar Muñoz Miguez – Product Manager Controllo Nutrizionale delle Colture AGQ Spagna. La relazione del tecnico spagnolo, tradotta dall’agronoma Chiara Vacca di Floema consulting, ha analizzato quali sono gli “strumenti” per costruire un frutto di qualità.

Oggi abbiamo un livello molto alto di conoscenza della fisiologia della vite. Effettuare analisi e confrontare i risultati con dei valori di riferimento consente a produttori e tecnici di costruire un frutto sano, di qualità e capace di resistere a lungo dopo la raccolta.

Conoscere la fisiologia della vite vuol dire rendersi conto che a seconda della fase fenologica la pianta ha delle specifiche esigenze nutrizionali. Lavorare in questo modo, considerando le specifiche esigenze metaboliche delle piante, permette di realizzare un piano nutrizionale che contempli non solo le asportazioni, ma i bisogni reali e specifici. Più informazioni riusciamo a raccogliere, meglio potremo nutrire il vigneto.

Inoltre un frutto la cui qualità è stata così costruita potrà anche permettersi di affrontare un lungo viaggio per giungere su nuovi mercati.

Giovanni Manca – agronomo responsabile Sud Italia AGQ Italia

“In un vigneto ad uva da tavola, in presenza di sintomatologie visive riconducibili ad una fisiopatia, sarebbe più corretto parlare di disordini nutrizionali, anziché di carenze o eccessi di un singolo elemento”.

Questo il tema affrontato dall’agronomo Gianni manca, il quale ha continuato precisando che esistono anche dei fattori esterni che predispongono alle fisiopatie come: (squilibri ionici, clima, coperture, tipologia del terreno, gestione di esso, gestione idrica e portinnesto). Su vite da tavola si verificano spesso disordini di questa natura, ma essi vengono erroneamente scambiati per carenze di un singolo macronutriente primario o secondario. Per capire a cosa sono dovuti i disordini nutrizionali della vite è necessario raggiungere un maggior livello di dettaglio.

Per finire l’agronomo ha poi spiegato cause e possibili soluzioni delle seguenti fisiopatie:

  • spring fever (febbre di primavera),
  • eccesso di cascola fiorale,
  •  rammollimento della bacca,
  • hair line,
  • problemi di colorazione.

Alberto Puggioni – Head of Agronomy and Technical Netafim Italia

L’enologo Alberto Puggioni ha introdotto ai partecipanti i principi e le peculiarità dell’irrigazione di precisione. La pratica si differenzia dal modo di fare consueto perché è più efficace nel nutrire la pianta.

Grazie all’irrigazione di precisione, che oggi può contare su tecnologie altamente performanti, si riesce a garantire alle viti quello che serve, quando serve ed esattamente dove serve. Lavorando così è possibile incrementare le rese e la qualità delle produzioni in un modo più sostenibile.

L’acqua, infatti, oltre ad essere una preziosa risorsa che scarseggia sempre più, è una delle variabili agronomiche più importanti ed è lei che influenza rese e qualità del prodotto.

 

Giuseppe Ciuffreda – Responsabile ricerca e sviluppo per Cerea FCP 

Nano.T® Fe: soluzione di concime a base di ferro

Grazie alla relazione dell’agronomo Giuseppe Ciuffreda abbiamo potuto osservare in che modo le nanotecnologie sono state applicate alla produzione agricola. Il prodotto Nano.T® Fe è frutto delle ricerche in tal senso e si presenta come innovativo strumento per contrastare la clorosi ferrica.

Nano.T® Fe è un nuovo approccio al mondo della nutrizione vegetale, con un apporto inferiore di nutriente, permette di raggiungere risultati molto interessanti. Esso si caratterizza per una maggiore efficacia e un minor impatto ambientale rispetto ai fertilizzanti convenzionali a base dei ferro”.

I benefici:

  • migliora la produttività e la qualità delle produzioni evitando clorosi dovute alla carenza di ferro;
  • previene le clorosi future poiché permette alla pianta di crearsi le riserve;
  • aumenta l’efficacia del ferro perché non è fotolabile e non viene disattivato dal suolo;
  • migliora l’efficacia delle concimazioni grazie al pH acido e alla capacità di stimolare lo sviluppo radicale della pianta;
  • riduce l’impatto ambientale non essendo lisciviabile.

I dosaggi
Su vite considerare
3-4 L/ha ogni 10-12 giorni a partire dalla ripresa vegetativa fino a ingrossamento frutti.

L’agronomo ha terminato la relazione mostrando gli ottimi risultati ottenuti su vite da tavola in agro di Grottaglie (Ta), in un vigneto affetto da clorosi ferrica.

 

Autore: Teresa Manuzzi
©uvadatavola.com

 
 

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