L’ultimo aggiornamento fitosanitario in merito alla campagna dell’uva da tavola in Puglia porta la data dell’8 giugno 2022; a quel tempo c’era odore di pioggia nell’aria. In effetti il maltempo ha colpito gli areali pugliesi vitati per tre lunghissimi giorni. Le precipitazioni, in alcune zone della Puglia, hanno superato anche il 30mm. Per non parlare del fenomeno delle grandinate che ha interessato per lo più il tarantino.
Fortunatamente, però, in seguito alle piogge è giunto quello che il famigerato meteorologo, Colonnello Vitantonio Laricchia, definiva: “l’amico maestrale”. I viticoltori lo sanno, il vento fresco di maestrale asciuga egregiamente la vegetazione ed è più efficace peronosporico disponibile.
Per avere un quadro più preciso di come questi eventi climatici abbiano impattato sui vigneti a uva da tavola è il caso di sfogliare gli aggiornamenti fitosanitari redatti dagli agronomi di Agriproject Group sulla base alle proiezioni del DSS Uva.net by Hort@.
OIDIO – Erysiphe necator
Per l’oidio le umidità legate alle piogge e gli abbassamenti repentini di temperatura hanno creato le condizioni per il rilascio delle ascospore da parte dei chasmoteci residui (la dose di inoculo ad oggi è minima). Attualmente il sistema DSS considera medio il livello d’infezioni primarie, ma abbastanza elevato il rischio per quelle secondarie (conidiche), soprattutto nei vigneti sotto telo. A questo punto, bisogna porre massima attenzione alla gestione della difesa oidica soprattutto nei vigneti che si trovano nelle fenofasi di fine allegagione – pre chiusura grappolo.
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BOTRITE – Botrys cinerea
Le piogge verificatesi nel periodo che va dal 9 all’ 11 giugno hanno creato le condizioni predisponenti per l’avvio di infezioni. Le ridotte bagnature, seguite dal periodo di pioggia, inducono il DSS a segnalare il rischio di infezioni primarie alquanto basso nei vigneti sotto rete. Ad oggi non segnaliamo nessuna infezione significativa
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Ovviamente l’attenzione di agronomi e produttori non è catalizzata solo dai patogeni fungini. L’allerta è alta anche per i fitofagi della vite per i quali il monitoraggio risulta fondamentale.
TIGNOLETTA – Lobesia botrana
In tutti gli areali ci sono leggere differenze per quanto riguarda il picco del volo della prima generazione carpofaga.
La differenza tra aree precoci e tardive sembra essere di massimo tre giorni. Il monitoraggio risulta fondamentale perché stiamo in pieno picco del volo. Le uova si stanno schiudendo e il sistema DSS segnala la presenza di larve in
tutti gli areali.
COCCINIGLIE – Planococcus ficus
In tutti gli areali siamo in fase crescente della curva che segnala l’incremento delle forme giovanili. Suggeriamo di prestare
attenzione al movimento delle neanidi e valutare se è opportuno intervenire in questa fase. Ovvero quella di massima suscettibilità dell’insetto ai principi attivi attualmente autorizzati sulla coltura.
TRIPIDI come: F. occidentalis, D. reuteri
Per il tripide occidentale – Frankliniella – al momento il rischio di eventuali danni è praticamente ridotto a zero considerando che la fase di inizio allegagione è stata già superata da qualche giorno. Per quanto concerne D. reuteri, al momento, prestare attenzione nelle varietà precoci osservando l’eventuale presenza sui germogli: generalmente quelli che
fuoriescono dalle coperture; in caso di forti infestazioni prestare attenzione a rachidi ed acini. Si segnalano al momento sporadici attacchi di D. reuteri su grappolo.
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Autrice: Teresa Manuzzi
©uvadatavola.com