Muffa sulle infiorescenze: colpa del maltempo?

A caratterizzare il mese di maggio il maltempo che nei vigneti ad uva da tavola, oltre a causare la rottura dei film plastici, ha agevolato la muffa grigia.

da Silvia Seripierri

Il mese di maggio è stato caratterizzato da una serie di fenomeni climatici avversi che hanno messo a dura prova gli agricoltori. Come fatto sapere da Coldiretti, dall’inizio di maggio si sono verificate in Puglia oltre 15 tempeste tra bufere di vento, grandinate e violenti temporali che hanno comportato danni diretti e indiretti alle colture agrarie. Le ciliegie delle varietà più precoci, come quelle della varietà Bigarreau, hanno riscontrato una percentuale di danno pari al 100% e la produzione di miele è crollata dell’80%.

Per quanto riguarda i vigneti ad uva da tavola diverse coperture non hanno retto all’ondata di maltempo che in molti casi ha causato la rottura dei film plastici.

A questo, si aggiungono le conseguenze di natura fitosanitaria. In alcuni vigneti, specialmente quelli non coperti da film plastico e non trattati tempestivamente, è possibile osservare la presenza di peronospora ma anche e soprattutto di muffa grigia.

La muffa grigia, causata da Botrytis cinerea, è una delle malattie più importanti su vite e il suo sviluppo è strettamente connesso alle condizioni ambientali e alla suscettibilità delle piante che varia in funzione della fase fenologica. Nel corso del ciclo vegeto-produttivo della vite è possibile individuare due periodi di maggiore rischio per le infezioni di B. cinerea:

  • il primo dalla fase di “infiorescenza ben visibile” a quello di “bacche della dimensione di grano di pepe”;
  • il secondo dalla fase in cui “la maggior parte delle bacche si toccano” a quello di “maturità di raccolta”.

maltempo

La suscettibilità delle piante all’agente di muffa grigia è sicuramente maggiore nelle fasi finali del ciclo della pianta, perché la suscettibilità degli acini aumenta dall’invaiatura alla raccolta, ma i grappoli, quando ancora infiorescenze, sono comunque molto sensibili.

Ad agevolare le infezioni di B. cinerea sulle infiorescenze, poi, sono i valori di temperatura di circa 20°C associati a condizioni di bagnatura ed elevata umidità.

A dimostrazione di ciò, quindi, in questo periodo è possibile osservare nei vigneti ad uva da tavola pugliesi la presenza di infiorescenze e foglie con infezioni di Botrytis cinerea.

L’eccezionalità degli eventi atmosferici – come ricordato da Coldiretti – è ormai la norma e questo contribuisce a rendere più difficile la gestione delle colture che spesso rischiano di vedere compromesse le proprie produzioni.

 

Silvia Seripierri

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