Peronospora: quali i vigneti a rischio?

Come si legge su ALSIA Basilicata, dopo l'andamento climatico dei giorni scorsi, sono diversi i vigneti in cui è alto il rischio di infezioni di peronospora.

da Silvia Seripierri

Come si legge su ALSIA Basilicata, diversi sono i vigneti in cui c’è il rischio che si sviluppino infezioni di peronospora.

L’andamento climatico dei giorni scorsi, caratterizzati da piogge intense e abbondanti, hanno fatto scattare l’allerta per cui i tecnici dell’ALSIA sono intervenuti con consigli tramite i bollettini fitopatologici della regione.

L’instabilità climatica dei giorni scorsi, con precipitazioni e grandine, ha aumentato il rischio di infezioni di peronospora su vite, confermato anche dai modelli previsionali in uso presso ALSIA.

Poiché la vite ha raggiunto e superato la fase fenologica suscettibile alla peronospora (germoglio più lungo di 10 cm), per quei vigneti in cui non è stato possibile fare trattamenti di copertura con prodotti sistemici e si sono verificate “piogge infettanti” (più di 10 mm in 24 ore), i tecnici ALSIA hanno consigliato di intervenire con finalità cautelative, ricorrendo ai prodotti indicati nel bollettino fitosanitario n. 8 del Metapontino.

Insieme alle informazioni per la vite ad uva da tavola, poi, si leggono consigli anche per le drupacee.

Il verificarsi di valori di temperatura più bassi di quelli della media stagionale e la pioggia hanno favorito anche le infezioni di monilia, soprattutto su albicocco. La colonizzazione dei residui fiorali da parte dell’agente causale della moniliosi è da contrastare, per evitare che i propaguli del fungo possano conservarsi e infettare il frutto nelle successive fasi di maturazione.

Per quelle specie in fioritura o prossime alla fioritura, poi, ALSIA ricorda l’importanza di programmare con largo anticipo gli interventi insetticidi al fine di proteggere gli insetti, specialmente i pronubi, e non “disturbare” le piante durante la fase più delicata del loro ciclo, ovvero la fioritura.

peronospora

Durante tale fase fenologica è vietato eseguire trattamenti insetticidi, acaricidi o con altri presidi sanitari che possano risultare tossici per le api.

La massima attenzione, poi, deve essere riposta anche in caso di suolo inerbito. Prima di qualsiasi intervento, specialmente nel caso in cui il cotico erboso dovesse essere in fioritura, è obbligatorio procedere allo sfalcio nelle 48 ore che precedono il trattamento.

 

Fonte: ALSIA

©uvadatavola.com

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