Nata circa 50 anni fa, l’azienda agricola Fra.Va. si estende su una superficie di circa 150 ettari. Di questi, 130 sono destinati alla produzione di vite da tavola, per il 70% della varietà Italia. Una scelta mirata che, senza trascurare innovazione e sostenibilità, contribuisce a rendere questa realtà produttiva un punto di riferimento all’interno del comparto viticolo pugliese. Ne abbiamo parlato nel primo numero di uvadatavola magazine. 

Il comparto della vite da tavola trova in Puglia parte del suo cuore pulsante.

E questo non solo grazie a fattori “tecnici” legati al clima o al suolo, ma anche a ragioni più reconditamente intime e affettive. In Puglia, infatti, la viticoltura da tavola non può prescindere da aneddoti, storie familiari e testimonianze che, tramandate per generazioni, hanno nel tempo apportato ulteriore valore all’intero comparto, segnando significativamente l’evoluzione delle aziende viticole ancora oggi operanti sul territorio per garantire uva di qualità.

Ne è un esempio l’azienda agricola Fra.Va. Srl, realtà pugliese specializzata nella produzione di uva da tavola e ciliegie, che ha deciso di condividere la sua storia con uvadatavola – magazine.

L’azienda nasce dall’esperienza lavorativa di Vittorio Valenzano una cinquantina di anni fa, quando – seguendo le orme del padre – iniziò a dedicarsi alla compravendita di prodotti ortofrutticoli con l’omonima ditta individuale. A partire dai primi anni Ottanta, con l’acquisto dei primi appezzamenti di terreni agricoli destinati alla coltivazione di uva da tavola, l’attività in capo a Vittorio Valenzano continua a svilupparsi e a prendere via via nuova forma.

È tuttavia con il ricambio generazionale e il passaggio di consegna ai figli che l’azienda fa un passo in avanti, definendo la gestione dell’attività in maniera più strutturata e assumendo il nome di Fra.Va., acronimo di Fratelli Valenzano.
Da questo momento in poi, con la vendita dei prodotti alla grande distribuzione, l’azienda si è sempre più affermata sia sul mercato nazionale, che internazionale. E questo anche grazie alla progressiva estensione dei terreni coltivati che, nel corso degli anni, è aumentata fino ad arrivare oggi a una estensione di circa 150 ettari di superficie. 

Per quanto riguarda l’uva da tavola, quali varietà producete?

Dell’intera superficie coltivata, 130 ettari nei territori di Adelfia e Casamassima, in provincia di Bari, sono destinati alla coltivazione di uva da tavola. Nonostante la costante attenzione all’evoluzione del mercato, produciamo per il 70% uva da tavola della varietà Italia. Abbiamo motivo di credere che il futuro dei produttori sarà infatti orientato a incrementare la produzione di questa varietà, poiché ancora molto ricercata per il suo inimitabile sapore, oltre che per le sue proprietà nutrizionali legate ai nostri suoli e al suo specifico consumo. Il restante 30% è invece destinato alla coltivazione di uve apirene delle varietà Bloom Fresh™️. 

Come avviene la gestione aziendale?

Per l’ottenimento di ottimi risultati, l’azienda è costantemente al lavoro per apportare migliorie alle varie fasi della produzione: dall’irrigazione alla concimazione, gestita limitando al minimo gli interventi. Ad oggi, infatti, questi aspetti non possono passare in secondo piano, specie se si tiene conto che, operando sul mercato nazionale e internazionale, bisogna soddisfare le esigenze e gli standard qualitativi di una clientela ampia, variegata e soprattutto esigente, in considerazione del fatto che ogni mercato ha delle richieste ben specifiche in termini di varietà, grado di maturazione e colorazione delle uve. In tal senso, l’idea dell’azienda è stata nel tempo quella di focalizzarsi su tutti gli aspetti della filiera produttiva: a partire dalla pianificazione stagionale fino alle tecniche di gestione e alle sperimentazioni condotte in campo, il tutto sempre con uno sguardo importante rivolto verso l’innovazione. Senza tralasciare poi il packaging pensato per un migliore impatto visivo e ambientale, nel rispetto del principio di sostenibilità.

Accanto a questo, la nostra organizzazione produttiva ha implementato un sistema integrato di gestione della qualità basato sull’IFS (International Food Standard), esteso a tutte le fasi del ciclo di produzione: dalla qualifica dei fornitori al ciclo di produzione e lavorazione dell’intera filiera fino alle consegne al cliente, con massima attenzione verso il controllo qualità del prodotto. L’azienda vanta inoltre la certificazione Global Gap, rispondendo agli standard delle richieste della distribuzione europea.
In questo contesto, un altro importante traguardo raggiunto dalla nostra azienda è stato il conseguimento della certificazione relativa al Sistema di Gestione per la Responsabilità Sociale, che dimostra il nostro impegno verso un comportamento eticamente corretto nei confronti dei lavoratori, nonché verso una produzione responsabile. 

Quali sono i progetti per il futuro?

In aggiunta ai continui investimenti sulle nuove tecnologie effettuati negli anni, anche per il biennio 2023-24 è stato infatti promosso un impianto fotovoltaico che servirà a incrementare significativamente l’utilizzo di energia pulita, con un apporto significativo di circa 600 kW giornalieri, importantissimo per la sostenibilità ambientale, oltre alla completa sostituzione dei vecchi impianti di refrigerazione con quelli di ultima generazione. A tal proposito, in un’ottica di miglioramento del processo di commercializzazione, l’azienda ha installato un nuovo impianto di lavorazione e confezionamento delle ciliegie, una calibratrice ottica di ultima generazione che permette di lavorare in maniera altamente automatizzata circa 6 tonnellate di ciliegie l’ora e di consegnare un prodotto uniforme per calibro, colore e grado di maturità, su misura delle esigenze dei clienti, oltre che di qualità eccellente.

Il futuro d’altronde per noi significa innovazione, che si traduce in ricerca delle migliori soluzioni tecnologiche per la qualità del lavoro, oltre che in produzione di uva e ciliegie di elevata qualità, resistenti alle malattie e ottime per colture estensive. A tal riguardo, è infatti in corso anche un progetto, giunto quasi alla realizzazione, volto alla ricerca e promozione di uve apirene autoctone che rappresentino pienamente l’espressione del territorio. Un lavoro che stiamo portando avanti in collaborazione con enti di ricerca e breeder locali che da qualche anno hanno scelto di essere protagonisti nell’innovazione varietale, utilizzando tecniche naturali di miglioramento genetico e creando una valida alternativa alle molteplici varietà di uva da tavola brevettate da club stranieri presenti sul mercato. Insomma, un progetto che – congiuntamente all’innovazione messa in campo e a una gestione sempre più etica e sostenibile – ci auguriamo possa finalmente dare una nuova impronta made in Puglia al mondo dell’uva da tavola.

Ilaria De Marinis
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