La filiera globale dell’uva da tavola si è data appuntamento, online, in occasione del Global Grape Congress. Obiettivo dell’iniziativa era comprendere in che modo evolverà il comparto globale dell’uva da tavola nel prossimo futuro.
Ne è emerso un interessante dibattito sulle potenzialità inespresse del mercato asiatico e sulle nuove leve che spingono i consumatori ad acquistare l’uva.
Il mercato asiatico: l’india e le produzioni premium
Durante la prima parte dell’incontro il dibattito si è focalizzato sull’Asia. In particolare si è parlato di India, della crescita delle esportazioni australiane, del settore retail coreano e delle uve Sudafricane giunte sul mercato cinese.
Nitin Agrawal dell’indiana Euro Fruits ha affermato: “Il mercato interno rappresentava una grande opportunità ancora non sfruttata per il comparto indiano dell’uva da tavola. Nei prossimi anni vedremo un enorme cambiamento del mercato interno indiano”.
“A mio avviso – continua Nitin Agrawal – verrà premiata l’uva a marchio. Un altro nodo delle produzioni indiane risiede nel fatto che non c’è stato alcun rinnovo varietale; forse a causa dell’estrema frammentazione del tessuto produttivo. Ci vorrà del tempo prima che questo importante passo avvenga. Secondo il mio modo di vedere, nei prossimi anni si creeranno delle opportunità per l’uva premium in India“.
Il Covid ha bloccato agli assaggi in negozio
Le nuove varietà hanno accusato il colpo secondo il Clare Lee, Manager Fresh Sourcing Team per il rivenditore coreano Emart: “Il Covi-19 ha eliminato, di fatto, le degustazioni nei punti vendita. Fattore che ha limitato enormemente la promozione delle nuove varietà di uva da tavola. La tendenza globale circa il mercato dell’uva da tavola è chiara, le varietà brevettate sono in rapida espansione”.
“Noi di Emart – ha specificato Clare Lee – cerchiamo di offrire al consumatore diverse varietà di uva. Solo tre anni fa, avevamo appena due colorazioni di uve senza semi: verde e rossa. L’avvento di nuove varietà è per noi un dato positivo. Ci aiuta a creare più entusiasmo intorno al prodotto e ci spinge a trovare nuove vie per le promozioni nei punti vendita”.
Salute e acquisti online
Vivian Chen di San Miguel, esportatore che sta lavorando per massimizzare il proprio successo nel Paese del celeste Impero ha affermato: “Per i consumatori più giovani, l’uva non deve essere solo gustosa e in una bella confezione. La frutta in generale, e l’uva da tavola in particolare, dovrà essere facilmente acquistabile, magari da smartphone. Inoltre per invogliare al consumo di uva una fetta di pubblico sempre più giovane abbiamo riscontrato che risultano fondamentali gli studi sui benefici del consumo di uva per la salute. I giovani vogliono prodotti che facciano bene al loro corpo e alla loro pelle”.
Infine Alyson Dias, Vice President, Advertising & Digital Media per la California at California Table Grape Commission ha riportato uno studio che rivela in che modo il Covid ha modificato le scelte alimentari dei consumatori: “Una ricerca ha dimostrato che le scelte alimentari sono cambiate in modo significativo a causa del Covid-19. I consumatori, infatti, cercano di rafforzare il proprio sistema immunitario. Ciò crea la necessità di veicolare messaggi che leghino il consumo di uva con la salute umana”.
“Lo stesso studio – conclude Alyson – ha mostrato che l’86% degli intervistati che ha deciso di acquistare uva online durante la pandemia, avrebbe continuato a farlo, rendendo essenziali le forme di comunicazione e marketing digitale.
Autrice: Teresa Manuzzi
©uvadatavola.com