Uva da Tavola
  • Categorie
    • Ricerca e innovazione
    • Tecniche colturali
    • Prezzi e mercati
    • Attualità
    • Biologico e biodinamico
    • Fiere e convegni
    • Biocontrollo e biostimolanti
    • In diretta dai vigneti
    • Magazine
    • I più letti
    • Tutti gli articoli
    • Aziende
  • Aziende utili
  • Video
  • Newsletter
  • I Nostri Eventi
  • Fruit Academy
Biologico e biodinamico

Agricoltura biologica in espansione nel mondo, in Europa e in Italia

da Redazione uvadatavola.com 7 Giugno 2015
7 Giugno 2015
Condividi
0
FacebookTwitterLinkedinWhatsapp

Agricoltura biologica in continua espansione nel mondo, in Europa e in Italia. A livello globale la superficie attualmente coltivata ‘bio’ è di circa 43,1 milioni di ettari.

Una crescita del 12% rispetto al 2012, con in testa Australia (circa 17,3 milioni di ettari, pari al 35% circa della superficie biologica mondiale) ed Europa (circa 11,5 milioni di ettari, pari al 27% della superficie biologica mondiale). Dal 2012 al 2013 c’è stato un incremento di 0,3 milioni di ettari (+3%) della superficie biologica, che adesso occupa il 2,4% della superficie agricola totale.

Nell’Unione Europea il totale delle aree biologiche ammonta a 10,2 milioni di ettari; il numero dei produttori è pari 330mila unità. Nel mondo sono 82 i Paesi che dispongono di un regolamento di produzione e commercio del biologico. Lo rilevano i dati dell’Istituto di Ricerca sull’Agricoltura Biologica (Fibl) e della Federazione Internazionale per l’Agricoltura biologica (Ifoam). E in Italia?

Tendenza positiva anche in Italia, come confermano le statistiche fornite dal Sinab (il Sistema di Informazione Nazionale sull’Agricoltura Biologica presso il Mipaaf), sia in termini di superficie (ormai a quota 1,3 milioni di ettari, +12,8% rispetto al 2012, circa un decimo della superficie agricola italiana), sia di numero di aziende (46mila produttori e oltre 52mila operatori), sia di fatturato (3,5 miliardi di euro, oltre il 2% delle vendite alimentari totali del Paese). L’Italia è al secondo posto in Europa e al quinto nel mondo per superficie biologica.

A fotografare lo stato dell’arte, un’indagine condotta dall’Ispra che conferma quanto l’agricoltura biologica vinca su quella convenzionale, in termini di biodiversità, di qualità delle acque e del suolo, di bilancio di gas serra, di uso e consumo delle risorse quali suolo, acqua ed energia. Nei terreni biologici, dove è proibito l’uso di fertilizzanti, pesticidi e erbicidi di sintesi, è possibile rilevare un numero doppio di specie vegetali rispetto a quelli convenzionali, fino al 50% in più di ragni, il 60% in più di uccelli e il 75% in più di pipistrelli.

Da un quarto di secolo, la produzione di alimenti bio è continuamente cresciuta in Italia, tanto che oggi l’Italia è ai primi posti in Europa per la produzione agricola bio e si colloca al secondo posto (dopo la Spagna, 1,6 milioni di ettari) per l’estensione delle aree biologiche, risultando anche tra i primi produttori al mondo di agrumi, olive, frutta (uva, ciliegie, pere, prugne, mele, melacotogne e albicocche), cereali e ortaggi.

E i cittadini apprezzano: il 60% dei consumatori italiani acquista bio. Nel 2014 si è registrato un netto incremento sia rispetto al 2012 (+5,8%) sia rispetto al 2013 (+4,5%). Nei primi cinque mesi del 2014, nelle famiglie italiane i consumi di prodotti biologici confezionati nella grande distribuzione sono aumentati del 17% in valore rispetto ai primi cinque mesi del 2013, mentre la spesa agroalimentare complessiva ha subito una sensibile diminuzione (-1,4%).

L’analisi di Ispra dimostra che la produzioni dei suoli biologici è in media l’80% della produzione dei suoli convenzionali. Ma la variazione è sostanziale. Il divario di rendimento organico differisce in modo significativo tra i gruppi di colture (3% per il raccolto di frutta e il 35% per la verdura) e le regioni del pianeta. D’altra parte, lo studio mostra che i terreni sottoposti a forme intensive di agricoltura sono soggetti ad un calo della fertilità e della capacità produttiva.

Alcuni studi stimano che quasi il 40% dei terreni in cui si pratica l’agricoltura estensiva andrà perduto entro il 2050. Al contrario, i terreni biologici mantengono le caratteristiche fisiche, chimiche e biologiche nel tempo, contribuendo a mantenere la produttività e garantire nel lungo periodo la sicurezza alimentare.

 

Fonte: Adnkronos

 
 
 
agricolturabiobiologicoUva da tavola

Articoli Correlati

Target Plus: per una gestione dell’uva da tavola...

16 Marzo 2023

Ceratitis capitata: l’inerbimento ne facilita il controllo

31 Gennaio 2023

Evitare resistenze con gli antagonisti naturali

4 Ottobre 2022

Compost e compost tea migliorano le performance dell’uva

18 Luglio 2022

Uvapulia: migliorare qualità e sostenibilità

8 Luglio 2022

Grape exhibition: nuove varietà e produzione senza chimica

4 Luglio 2022
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Popolari

  • 1

    Contributo a fondo perduto per le imprese agricole

    21 Ottobre 2021
  • 2

    Maula: la più precoce senza semi italiana

    6 Luglio 2022
  • 3

    La potatura verde, una pratica importante ma sottovalutata

    28 Aprile 2020
  • 4

    Bonus 200 euro: a chi spetta e come ottenerlo

    30 Giugno 2022
  • 5

    Bonus braccianti agricoli: 200 euro

    20 Maggio 2022

Ultimi articoli

  • Grape Exhibition: si torna in Puglia

    5 Giugno 2023
  • Potatura verde: la parola a Emanuele Vita

    1 Giugno 2023
  • Precisione chirurgica: il nuovo magazine è online

    1 Giugno 2023
  • Stimol di G-Agro: approfondimento sui tè di compost

    31 Maggio 2023

  • Chi siamo
  • Fruit Communication
  • Pubblicità
  • Aziende utili
Menu
  • Chi siamo
  • Fruit Communication
  • Pubblicità
  • Aziende utili
  • Privacy Policy
  • Cookie Policy
  • Termini e condizioni
  • Contattaci
Menu
  • Privacy Policy
  • Cookie Policy
  • Termini e condizioni
  • Contattaci
  • Fruit Journal
  • Ricevi la Rivista
  • Newsletter
  • Video
Menu
  • Fruit Journal
  • Ricevi la Rivista
  • Newsletter
  • Video

Seguici su:

Facebook Twitter Instagram Youtube Linkedin

Fruit Communication Srl | Tutti i diritti riservati | Partita Iva 07969090724 | Capitale Sociale 28.000 euro | Note legali

Le aziende che fanno pubblicità su questo sito sono responsabili dei messaggi contenuti nei propri impianti pubblicitari e pubbliredazionali.

Responsabilità: la riproduzione delle illustrazioni e articoli pubblicati dal sito, nonché la loro traduzione è riservata e non può venire senza espressa autorizzazione della Società Editrice.

I manoscritti e le illustrazioni inviati alla redazione non saranno restituiti, anche se non pubblicati e la Società Editrice non si assume responsabilità per il caso che si tratti di esemplari unici.

La Società Editrice non si assume responsabilità per il caso di eventuali errori contenuti negli articoli pubblicati o di errori in cui fosse incorsa nella loro riproduzione sul sito.

La redazione del Sito Uvadatavola.com cura, per quanto possibile, che le informazioni contenute nel sito rispondano a requisiti di attendibilità, correttezza, accuratezza e attualità.
L’Editore, peraltro, non risponde in alcun modo verso l’Utente per eventuali errori od inesattezze nel contenuto di tali informazioni, restando inteso che l’Utente
si assume la piena responsabilità per l’eventuale utilizzo che farà delle informazioni contenute nel Sito.

Uva da Tavola
  • Categorie
    • Ricerca e innovazione
    • Tecniche colturali
    • Prezzi e mercati
    • Attualità
    • Biologico e biodinamico
    • Fiere e convegni
    • Biocontrollo e biostimolanti
    • In diretta dai vigneti
    • Magazine
    • I più letti
    • Tutti gli articoli
    • Aziende
  • Aziende utili
  • Video
  • Newsletter
  • I Nostri Eventi
  • Fruit Academy