Per la seconda tappa del viaggio nell’innovazione in viticoltura da tavola, la Grape Exhibition è tornata in Puglia con la Nuvaut Edition. Protagoniste della giornata tecnica, infatti, sono state le nuove varietà di uva da tavola sviluppate, sul territorio e per il territorio, dal progetto ValNuVaUT, frutto della collaborazione tra il Consorzio NuVaUT e il CREA Viticoltura ed Enologia.
Dopo il successo della Early Edition in Sicilia dedicata alle varietà precoci e precocissime, la Grape Exhibition -NuVaUT Edition che si è tenuta ieri, martedì 20 giugno, presso l’azienda agricola 2ERRE, sita tra Mola di Bari e Polignano a Mare (BA), ha coinvolto centinaia di produttori, tecnici ed esperti.
Filo conduttore della seconda Grape Exhibition, organizzata da Fruit Communication e Doctor Farmer, l’importanza di disporre di nuove varietà che, frutto del lavoro di ricerca e sviluppo condotto in Puglia, pur non salvando il comparto dal periodo di crisi che sta attraversando, potrebbe offrire un migliore punto di partenza.
Negli ultimi anni, infatti, il panorama varietale delle uve da tavola è mutato profondamente, ma soprattutto grazie all’introduzione di nuove varietà selezionate in Paesi diversi dal nostro.
A dare il via alla Grape Exhibition – Nuvaut Edition, i saluti iniziali di Raffaele Teofilo e Marco Laselva – titolari dell’azienda – e dell’agronomo Gianfranco Susca che hanno colto così l’occasione per sottolineare l’importanza di eventi tecnici e occasioni di incontro come quelle proposte dalle Exhibition. La parola è allora passata a Giacomo Suglia, presidente del Consorzio NuVaUT, e Rocco Perniola, agronomo e tecnico del CREA, che hanno presentato il progetto ValNuVaUT. Un progetto che, come spiegato, fino ad oggi ha coinvolto ben 23 aziende agricole e ha portato allo sviluppo di 36 nuove varietà di uva da tavola pugliesi.
Terminata questa prima parte, l’Exhibition ha quindi cambiato location, spostandosi all’ombra del vigneto ad uva da tavola della varietà Maula.
Qui, sono intervenuti diversi ricercatori del CREA, collaboratori del progetto ValNuVaUT. A partire dalla ricercatrice Teodora Basile che ha riportato i dati relativi a tolleranza allo stress idrico e apprezzamento da parte del consumatore che le varietà NuVaUT hanno già manifestato. Delle strategie per contrastare il cambiamento climatico e migliorare la sostenibilità ha invece parlato il dott. Antonio Coletta, ponendo particolare attenzione all’utilizzo dell’ozono. Di seguito, è stata la volta del dott. Francesco Mazzone che al pubblico dell’Exhibition ha presentato i portainnesti utilizzabili per le diverse varietà NuVaUT. Piccolo fuori programma l’intervento a cura di Rocco Perniola che – tornato a relazionare – ha mostrato caratteri e aspetti agronomici dell’impianto.
Di qui, ancora un cambio di scena con l’ambientazione offerta dal vigneto ad uva da tavola della varietà Mesania.
Al riparo dal caldo, il dott. Antonio Marsico ha dunque approfondito le interazioni delle piante con il microbioma e la tolleranza delle viti alle malattie. Con la dott.ssa Lucia Rosaria Forleo, invece, nuovo accento è stato posto sulla tolleranza delle nuove varietà, con particolare riferimento alla botrite, e sulla loro attitudine alla frigoconservazione. Gli aspetti commerciali delle varietà NuVaUT sono stati, invece, al centro di un nuovo intervento a cura dell’agronomo Giacomo Suglia. In ultimo, la dott.ssa Maria Francesca Cardone ha illustrato alcune delle valutazioni condotte nell’ambito delle varietà NuVaUT sulle produzioni ready to eat.
Clicca qui per vedere il video dei ricercatori del CREA.
A chiudere questa Grape Exhibition – NuVaUT Edition il direttore nazionale del CREA, Riccardo Velasco. Ospite d’eccezione il dott. Velasco ha sottolineato l’importanza del miglioramento genetico, accennando alle nuove frontiere della ricerca che, come dichiarato, porterà presto a “disporre di uva da tavola della varietà Italia senza semi”.
Tra domande, interventi e riflessioni da parte dei partecipanti, come di consueto, spazio è stato riservato anche alle soluzioni per la viticoltura offerte dalle aziende partner dell’evento. A presentarle, nel corso dell’evento, i diversi referenti commerciali:
- Maria Rosaria Stile di K-Adriatica, “Nuove varietà, nuove sfide: le proposte di K-Adriatica”;
- Fabio Carratù di Scam, “Strategia nutrizionale Scam per l’uva da tavola”;
- Angelo Cifarelli di ILSA, “Biostimolanti ILSA: da materie prime naturali e processi produttivi ad altissima sostenibilità, strumenti efficaci per aumentare resa, qualità dell’uva e ridurre i costi di produzione”;
- Domenico Labriola di Diachem, “Il mantenimento della fertilità del suolo nella viticoltura specializzata”;
- Luigi Evangelista di Gowan, “Ibisco: l’antioidico biologico per strategie sostenibili”.
Dall’innovazione varietale agli aspetti della sostenibilità, dalla sempre più centrale agricoltura rigenerativa all’aumento della fertilità dei suoli, la Grape Exhibition ha così permesso di scoprire l’altra faccia di un territorio che, nonostante le difficoltà, si impegna quotidianamente a crescere e raggiungere importanti risultati. Il tutto anche grazie alle aziende più virtuose del territorio, come 2ERRE Srl, che – aprendo le loro porte a iniziative come queste – contribuiscono alla crescita condivisa e allo sviluppo dell’intero comparto.
Ora, però, il viaggio prosegue e il treno delle Exhibition è già pronto a ripartire. Prossima tappa? La Toscana, dove – tra filari di uva da vino e calici danzanti – si terrà la prima Grape Exhibition – Wine Edition.
Silvia Seripierri e Ilaria De Marinis
©uvadatavola.com