Il clima caldo e arido della Namibia (Sud Africa) è ottimo per coltivare uva da tavola. In particolare questa coltura ha preso piede nella valle di Aussenkehr, dove le temperature in estate possono raggiungere i 50 gradi centigradi.
Le caratteristiche pedoclimatiche sono così favorevoli alla coltivazione dell’uva che ben 9 grandi aziende hanno stabilitò lì i propri impianti con l’obiettivo di attingere l’acqua per l’irrigazione dal vicino fiume Orange. Quest’anno, però, il livello delle acque del fiume ha raggiunto i minimi storici a causa della siccità che ha colpito tutta la zona. La Namibia ha avuto problemi di redistribuzione idrica anche con il suo confinante, il Sud Africa.
Parlare di impianti idrici però non vuol dire solo acqua, ma anche energia elettrica, altra grande necessità per i viticoltori della valle di Aussenkehr. Ad oggi l’erogazione di corrente elettrica è più costante. Inoltre a breve entrerà in funzione una nuova centrale che riuscirà ad alimentare tutti gli impianti del territorio.
Per permettere al prodotto di raggiungere i mercati internazionali in breve tempo c’è bisogno anche di infrastrutture. Il prossimo obiettivo per favorire lo sviluppo del settore viticolo sarà mettere a punto un buon sistema viario che consenta di giungere in breve tempo ai centri di confezionamento e che faciliti i trasporti verso i centri di stoccaggio del prodotto.
Per quanto riguarda la manodopera, il problema non sussiste, ogni anno, in occasione della raccolta, giungono dal nord del Paese più di 20.000 braccianti e nella vallata prende vita un villaggio provvisorio costituito anche da abitazioni realizzate con canne e fango.
Proprio a causa della siccità, c’è il rischio che quest’anno la stagione di raccolta dell’uva da tavola in Namibia, cominciata a fine novembre, possa durare meno del solito. In compenso il prodotto promette un’ottima qualità e volumi soddisfacenti e raggiungerà le tavole dei consumatori proprio nel periodo natalizio.
Autore: Teresa Manuzzi
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