Arginina come indicatore delle riserve di azoto

In generale più grandi sono le radici e gli altri organi di riserva (quindi maggiore è l’età della pianta), maggiore è anche la capacità di accumulare riserve.

da Redazione uvadatavola.com

In primavera le sostanze nutritive accumulate negli organi di riserva vengono mobilizzate e traslocate alla chioma. Questo processo dura mediamente due mesi (anche meno se le sostanze nutritive accumulate l’anno prima sono scarse).

In generale più grandi sono le radici e gli altri organi di riserva (quindi maggiore è l’età della pianta), maggiore è anche la capacità di accumulare riserve.

 

Mobilizzazione e traslocazione

La ripresa vegetativa delle specie arboree avviene quasi sempre prima che l’apparato radicale sia capace di assorbire adeguate quantità di nutrienti dal suolo. Questo significa che le prime fasi di attività vegetativa degli alberi in primavera sono possibili grazie all’utilizzo di elementi nutritivi accumulati in precedenza nelle radici, nel fusto, nelle branche e nei rami. Quando in primavera riprende l’attività vegetativa, la parte aerea della pianta richiede elevate quantità di carboidrati,
amminoacidi e composti organici dell’azoto. L’amido che nel corso della stagione è conservato nella radice (soprattutto dopo la raccolta dei frutti) fornisce i carboidrati. Esso viene idrolizzato fino a formare zuccheri semplici. Questi ultimi dalla radice raggiungono la parte aerea. Parleremo di amido più avanti nel corso dell’articolo. La principale fonte di azoto al germogliamento è invece rappresentata dall’arginina. 

 

Natura chimica dell’arginina

L’arginina libera è il costituente principale degli estratti dei tessuti legnosi di stoccaggio di melo, pesco, susino e ciliegio in dormienza. Considerazioni analoghe possono essere fatte per la vite. La struttura molecolare dell’arginina, con il suo elevato rapporto tra gli atomi di azoto (4) e di carbonio (6), spiega perché questa molecola si comporta come la più efficiente tra le forme di riserva di azoto. L’arginina è pertanto una forma importante di stoccaggio e trasporto dell’azoto organico nelle piante e svolge un ruolo importante per la sintesi proteica. Questo amminoacido è inoltre un precursore delle poliammine e dell’ossido nitrico (NO) e un metabolita essenziale per molti processi cellulari e di sviluppo.

L’arginina è la principale fonte azotata che ha la pianta al germogliamento. Il metabolismo dell’arginina svolge pertanto un ruolo chiave nel ciclo dell’azoto delle piante.

 

Autori: Gonzalo Allendes Lagos – Ing. Agr. PUCV – Director Técnico Corporativo AGQ Labs
Mirko Sgaramella – Agronomo – Consulente in viticoltura da tavola

 

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