Nella coltivazione dell’uva da tavola, l’acqua è un fattore di produzione indispensabile, soprattutto nelle regioni del Sud, dove le fasi di maggior richiesta idrica della coltura coincidono con periodi di forte carenza di disponibilità.
table grapes
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Sottotono l’uva italiana sul mercato tedesco nella 44^ settimana. A riportarlo è il “Rapporto di mercato su frutta e verdura” redatto dai mercati all’ingrosso di Francoforte, Amburgo, Colonia, Monaco e Berlino.
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La campagna 2020 delle uve da tavola italiane è caratterizzata da un’offerta connotata da un buon profilo qualitativo.
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L’esportatore Angelo Di Palma analizza la stagione 2020 per le uve precoci. L’imprenditore auspica che il settore riesca a far fronte comune per posizionarsi sempre più efficacemente nei mercati internazionali.
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Con l’agronomo Antonio Carlomagno, analizziamo gli eventi che hanno caratterizzato la stagione 2020 per le uve precoci.
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Abbiamo intervistato Claudio Nelli, giovane produttore dell’ “Azienda – Bio Viticola Nelli” per la quale è anche tecnico per la gestione aziendale.
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L’agronomo Giacomo Mastrosimini segnala in questi giorni una presenza particolarmente importante di tignola rigata nei vigneti da uva da tavola posti in agro di Ginosa (Ta) e Rutigliano (BA).
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La costituzione di nuove varietà senza semi coperte da privativa è svolta da numerosi breeder internazionali. A questi si stanno affiancando oggi alcuni soggetti italiani. Tante le modalità di contratto che è possibile stipulare per la produzione e commercializzazione delle varietà.
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IFG punta su sapori tropicali e bacche più croccanti per conquistare i consumatori di uva da tavola, ai quali promette anche di migliorare le varietà che da più tempo soggiornano nel suo listino.
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Tonino Melillo, consulente esperto in viticoltura da tavola, parte analizzando l’ultima campagna dell’uva da tavola ed evidenzia limiti e potenzialità del settore. Infine auspica che il comparto si metta in discussione.
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L’irrigazione è un fattore della produzione agricola in grado di incidere enormemente sulla qualità e sulle rese.
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Oltre all’elicitore antioidico IBISCO, già presentato qui, la linea di Biopreparati impiegabili su Uva da Tavola è caratterizzata anche da un’altra soluzione molto interessante.
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La prima settimana di giugno ha segnato l’avvio negli areali precoci catanesi delle contrattazioni per le prime quote di uva da tavola Black Magic.
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Lo studio agronomico Doctor Farmer Srl da circa 9 anni conduce delle ricerche a proposito della colatura fiorale, a riguardo ha prodotto prove scientifiche, validate da diversi centri di saggio del territorio.
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Giuseppe Valenzano, sindaco del Comune di Rutigliano (BA), fa sapere, attraverso una comunicazione via Facebook, che è nuovamente attivo il ritiro gratuito dei teli agricoli.
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A causa del Decreto Ministeriale, emanato ieri (4 marzo 2020) dal Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte – riguardante il contrasto e il contenimento sull’intero territorio nazionale del diffondersi del Coronavirus -, siamo costretti a far slittare il “Corso di Irrigazione e Nutrizione – vite da tavola” a data da destinarsi.
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La ripresa vegetativa delle specie a foglia caduca (vite,drupacee, actinidia, melograno, ecc.) è influenzata dalla disponibilità negli organi di riserva di alcune molecole necessarie a far ripartire l’attività della pianta.
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L’agronomo Michele Melillo, di ritorno dal Cile, commenta il 9° Table Grape Symposium.
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La campagna per le uve tardive dal punto di vista tecnico agronomico “È stata piuttosto agevole – esordisce l’agronomo Vincenzo Demattia dello studio di consulenza Food Agri Service – la presenza di oidio o marciumi è stata solo sporadica”.
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Anche in queste ultime settimane analizzate l’uva da tavola è oggetto di una limitata attività della domanda.
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Jorge Gòmez Montiel, di Frutas Esther, produttore ed esportatore di uva da tavola è in visita in Italia ed è passato in redazione per un saluto. Ne abbiamo approfittato per una breve intervista.
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Gonzalo Allendes, agronomo cileno di AGQ Labs, in questi giorni ha visitato alcuni vigneti pugliesi ed ha illustrato alcuni concetti, relativi alla radice della pianta, che in Italia non consideriamo abbastanza.
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“Ai produttori di uva da tavola, sono corrisposti 60 centesimi al chilo o poco più, mentre ai consumatori la Grande Distribuzione Organizzata arriva a chiedere anche 10 volte tanto, dai 2 ai 6 euro”, questo è quanto afferma CIA Agricoltori Puglia.
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Nel numero autunnale di uva da tavola magazine parliamo prevalentemente di uve senza semi.