Luci ed ombre hanno caratterizzato – e tutt’ora caratterizzano – le fasi di fioritura nell’areale viticolo di Grottaglie (Ta): ne parla l’agronomo Giuseppe Nuzzo.
Tracciare un quadro completo della situazione risulta essere abbastanza complicato, in quanto vari fattori hanno giocato su questo delicato processo fisiologico:
- condizioni pedo-climatiche;
- caratteristiche varietali;
- tecniche colturali.
Hanno influito sulla “qualità” della fioritura stessa. Cercando, per quanto possibile, di generalizzare una visione di insieme, si può affermare che per la cultivar Vittoria, che rappresenta la varietà più coltivata nel distretto produttivo di Grottaglie, la fioritura non è stata del tutto soddisfacente. Le condizioni climatiche sono state più o meno ottimali per questa cultivar nel periodo che va da fine aprile a inizio maggio. Le caliptre, infatti, si sono staccate regolarmente, il polline è rimasto vitale e la fecondazione si è svolta senza problemi.
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Nota negativa: la fioritura scalare (la cosiddetta prima e seconda fioritura). Questo ha fatto sì che il numero degli acini allegati risulta essere leggermente eccessivo nei grappoli fioriti per prima.
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Nei vigneti in cui la fioritura è avvenuta intorno alla prima decade – o tutt’al più a metà maggio – si sono registrati eventi piovosi e cali termici che – seppur non eccessivi – hanno influito negativamente sulla qualità della fioritura: qui si può notare una quantità di fiori fecondati troppo elevata che ha portato a grappoli “pieni”, con un numero eccessivo di acini allegati. Questi non stanno colando adeguatamente e il grappolo in questo caso risulta anche essere sporco di residuo fiorale. Nelle situazioni peggiori si teme un aborto dell’ovario appena fecondato.
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Negli impianti in cui la fioritura – invece – è appena iniziata o non è ancora avvenuta, si stanno registrando fenomeni di colatura pre-fiorale, nota come shedding. in queste situazioni si sono avuti sbalzi termici crescenti dal basso verso l’alto che hanno portato il grappolo a perdere un numero elevato di bottoni fiorali. In generale si ritiene che questo fenomeno non debba ritenersi troppo preoccupante, in quanto i fiori
rimasti sono sufficienti a dare luogo a fioriture “normali”. Tuttavia è bene riservare un giudizio esaustivo a fine fioritura, dato che è opportuno valutare se questi sbalzi termici abbiano danneggiato o meno le varie strutture fiorali o abbiano influito negativamente sulla vitalità del polline.
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Per quanto riguarda Superior Seedless, a seconda delle differenze che caratterizzano i diversi areali non si registrano grosse anomalie e sembra che la fioritura sia stata ottimale. Infine, per quel che concerne altre varietà di medio-tardive (Regal, Crimson, Italia, Red Globe ed altre), la fioritura è appena iniziata, per cui è prematuro dare un giudizio.
Autore: Giuseppe Nuzzo
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