A che punto sono i vigneti del Sud Est barese e come procede la stagione per l’uva da tavola?
Lo abbiamo chiesto all’agronomo dell’OP APOC Salerno, Vito Renna.
L’andamento climatico fresco e ventoso facilita le infezioni da parte dell’oidio, ma la qualità dell’uva è ottima. Per le tardive si registra una contrazione dei volumi.
Areali precoci e tardivi, in che fase siamo e come ci si muove in campo?
“Per l’areale più vicino al mare, nel quale ritroviamo le varietà più precoci siamo nel vivo della raccolta. La maggior parte delle varietà senza semi come Millennium, Vitroblack, Summer Royal e Luisa sono ormai prossime alla raccolta. La qualità quest’anno è elevata, per via di una buona fioritura. In alcuni vigneti si stanno effettuando ancora delle defogliazioni così da favorire la luminosità e migliorare la colorazione del prodotto. Discorso molto simile per le varietà con semi come Vittoria e Black magic, quest’ultima raccolta quasi del tutto. Mentre per l’uva bianca Vittoria sono in fase di sviluppo le operazioni di raccolta. Anche per queste varietà la qualità c’è”.
“Nelle zone un po’ più tardive come Rutigliano, Conversano, Casamassima, Acquaviva delle Fonti le aziende sono impegnate nella toelettatura dei grappoli, operazione fondamentale per la qualità del prodotto e che terminerà del tutto entro questa settimana. Red Globe e altre varietà tardive con seme cominciano ad invaiare. Così come le cultivar senza semi libere, come Crimson e Regal, e tutte le varietà brevettate; si nota che l’acino sta cominciando a “mollare” ed a colorarsi di rosso o a schiarirsi, per le varietà a bacca bianca“.
In foto: CV Vittoria in agro di Mola di Bari (Ba)
Analizziamo ora gli aspetti fitosanitari
“Al momento sulle cultivar precoci stiamo correggendo solo qualche strategia di difesa antioidica a breve carenza, proprio per facilitare le operazioni di raccolta. Lo stato fitosanitario di queste cultivar tardive è buono, ma c’è da fare parecchia attenzione all’oidio. L‘andamento climatico fresco e ventoso, facilita le infezioni da parte del fungo. Quindi produttori e tecnici non devono abbassare le guardia. Problemi di peronospora sono sorti con la pioggia di mercoledì scorso (15 luglio 2020) a cui non ha fatto seguito un giovedì ventilato. Il classico temporale estivo ha completamente bagnato le uve sotto rete per più di 10-12 ore. La bagnatura prolungata potrebbe aver favorito la comparsa di macchie sulle foglie e di peronospora larvata sugli acini. In questi casi è opportuno utilizzare molecole capaci di aderire alle cere dell’acino, per scongiurare la comparse del patogeno. Ad ogni modo, ad oggi, non ci sono moltissime segnalazioni. Negli impianti coperti riscontriamo problemi nella porzione di vegetazione che fuoriesce dal canaletto”.
In foto: CV Palieri in agro di Mola di Bari
Diamo uno sguardo alla commercializzazione, che aria si respira e si è respirata in questo mese?
“A grandi linee la commercializzazione è tutta concentrata sulle uve precoci, per le quali si è registrato, in questo mese, un ottimo accaparramento da parte delle principali aziende commerciali, che hanno acquistato a prezzo abbastanza buoni. Per le uve con semi si segnalano prezzi più bassi rispetto alle seedless. Oserei dire che al momento il mercato è allegro ed ottimista. Oggi, ad accaparramento avvenuto, si procede con il taglio delle partite migliori e si studia la situazione. Tutti vorrebbero capire e prevedere in che modo risponderà il mercato. Il prodotto raccolto in questi giorni raggiungerà i Paesi europei, per il mercato interno si attende che le bacche raggiungano un colore più deciso ed una maggiore dolcezza. Il mercato italiano, infatti, predilige un’uva più dolce e di colore bianco chiaro (con 13-14°Brix).
In foto: CV Superior in agro di Rutigliano
Conferma una contrazione dei volumi?
I volumi sono stabili per le varietà precoci site in areali adiacenti al mare, per le varietà tardive ho effettivamente notato un calo produttivo, ma penso che il peso specifico dell’uva sarà maggiore, questo perché le piogge di giugno hanno rimpolpato i grappoli. Credo che alla fine della campana recupereremo qualcosa. Confermo che un calo sui volumi si nota soprattutto sulle senza semi. Concludo facendo un grande in bocca al lupo a tutto il comparto.
Autore: Teresa Manuzzi
©uvadatavola.com