Revisione della Pac: ok alla procedura d’urgenza

Tra il 22 e il 25 aprile l'approvazione definitiva durante la plenaria del Parlamento europeo

da uvadatavoladmin
Revisione della pac

Un altro passo avanti verso la modifica della Pac (Politica agricola comune), per i prossimi due anni fino al 2027. Il Parlamento europeo, infatti, ha approvato con 432 voti a favore, 155 contrari e 15 astenuti, la procedura d’urgenza. Una misura fondamentale per accelerare i tempi su alcuni temi in particolare in vista della sessione plenaria a Strasburgo che si terrà nei giorni dal 22 al 25 aprile prossimi e soprattutto per dare una risposta celere e immediata alle richieste degli agricoltori europei prima della fine della legislatura. Senza dimenticare le pressioni politiche e istituzionali e lo scenario geopolitico e internazionale sempre movimentato. 

revisione della PAC

L’iter in vista delle modifiche

La Commissione europea aveva già presentato, lo scorso 15 marzo, delle proposte di semplificazione della Pac. Successivamente c’è stato il via libera degli ambasciatori dei 27 stati membri fino all’approvazione, lo scorso 11 aprile, della procedura d’urgenza.

Con l’iter accelerato la Commissione agricoltura e sviluppo rurale (AGRI) dell’Unione Europea avrà la possibilità di sottoporre la propria posizione all’emiciclo durante l’ultima plenaria di aprile. Successivamente le modifiche alla Pac dovranno essere adottate formalmente dal Consiglio dell’Unione Europea e infine pubblicate sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione Europea. 

La richiesta per votare la procedura d’urgenza nell’Europarlamento è possibile grazie all’articolo 163 del Regolamento. Come si legge: “L’urgenza di una discussione su una proposta presentata al Parlamento (…) può essere richiesta al Parlamento dal Presidente, da una commissione parlamentare, da un gruppo politico o un numero di deputati pari almeno alla soglia bassa, dalla Commissione o dal Consiglio”. Insomma, varie figure possono attivare questa procedura, applicata a livello europeo per casi di gravità e urgenza, come l’approvazione del regolamento sul green pass durante la crisi pandemica da Covid 19, gli stoccaggi di gas nel pieno della crisi energetica con la Russia e per accelerare la produzione europea di munizioni da inviare in Ucraina. 

Quali saranno le modifiche alla Pac

La revisione, contenuta in un’unica proposta di regolamento di quattro articoli e venti pagine,  riguarderà alcuni elementi del regolamento sui piani strategici della Pac e del regolamento sul finanziamento, sulla gestione e sul monitoraggio tramite il cosiddetto “regolamento orizzontale”. Nove norme, definite condizionalità, a beneficio dell’ambiente e del clima che si applicano agli agricoltori che beneficiano di sostegno nell’ambito della Pac. 

Tra le principali modifiche c’è l’introduzione di una disposizione generale che consente agli Stati membri di concedere deroghe temporanee e mirate per alcuni requisiti di condizionalità in caso di condizioni climatiche impreviste che impediscono agli agricoltori di rispettarli. Una volta all’anno, gli Stati membri dovranno informare la Commissione in merito a tali deroghe.

Revisione della pac

Esenzioni specifiche

Sono state introdotte esenzioni specifiche su alcune norme BCAA (buone condizioni agronomiche e ambientali). In particolare, per la BCAA 6 (copertura dei suoi in periodi sensibili) gli Stati membri disporranno di maggiore flessibilità per decidere quali suoli proteggere e in quale stagione, per la BCAA 7 (rotazione delle coltura), la pratica principale continuerà a essere la rotazione delle colture, ma gli Stati membri potranno ricorrere in alternativa alla diversificazione delle colture, una pratica meno onerosa per gli agricoltori, specie in zone soggette a siccità o a forti precipitazioni. Per la BCAA 8, infine, gli agricoltori avranno semplicemente l’obbligo di mantenere gli elementi caratteristici del paesaggio e saranno incoraggiati, su base volontaria, a mantenere terreni a riposo o creare nuovi elementi caratteristici del paesaggio attraverso regimi ecologici. 

La revisione esonera le piccole aziende agricole di meno di 10 ettari dai controlli e dalle sanzioni relative al rispetto dei requisiti di condizionalità previsti dalla Pac. In linea con le precedenti richieste degli Stati membri, la revisione della Pac propone di aumentare il numero di richieste di modifica del piano strategico da una a due all’anno. Sarà possibile presentare tre richieste aggiuntive di modifica nel corso dell’intero periodo di programmazione. 

Contro il consumo di suolo nell’Unione Europea

Intanto, lo scorso 12 aprile, il Parlamento europeo ha approvato la direttiva della Commissione su resilienza e monitoraggio del suolo, con l’obiettivo di disinquinare i suoli europei entro il 2050. È stata confermata la necessità di limitare il consumo di terra e quello di aumentare l’assorbimento di Co2. Ora i 27 stati membri dovranno dotarsi di leggi per la limitazione del consumo di suolo, fermo restando la riduzione delle perdite di nutrienti e i residui di fitofarmaci. 

Una riforma tanto sperata

Tornando alla riforma della Pac, anche se non completa, coprirà l’arco di due anni, fornendo un forte impatto all’attività di oltre 8,9 milioni di aziende agricole europee per quasi 450 milioni di agricoltori. Per la prossima riforma della Pec, per il post 2027, servirà aspettare l’insediamento del nuovo Parlamento europeo, dopo le elezioni a cui, tra il 6 e il 9 giugno, saranno chiamati gli europei per eleggere 705 rappresentanti a Strasburgo e Bruxelles. Un percorso importante per l’Unione europea, prima potenza agroalimentare per qualità e quantità prodotte ed esportate.

Silvio Detoma
©uvadatavola.com

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