Siccità autunnale: cosa considerare

Temperature oltre la media e assenza di pioggia possono mettere a dura prova i vigneti. Quali aspetti considerare? E come effettuare la gestione?

da uvadatavoladmin
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L’autunno 2023 si sta dimostrando particolarmente anomalo, caratterizzato da temperature superiori alle medie, soprattutto nelle regioni del Sud Italia, e da precipitazioni quasi assenti. A risentire di questa siccità autunnale è soprattutto il settore agricolo, con ripercussioni dirette sui normali processi fisiologici delle piante. Tra queste, anche la vite da tavola che – proprio in questo periodo – può presentare anomalie nello sviluppo e assorbimento dell’apparato radicale

Nelle regioni a clima temperato – come le nostre – l’accrescimento dell’apparato radicale avviene prevalentemente in primavera e in autunno. Durante tutta la stagione vegetativa, si ha la produzione di radici assorbenti (peli radicali), caratterizzata da un andamento bimodale con un picco di accrescimento in corrispondenza della fase di pre-fioritura e uno dopo la fase di maturazione (principalmente in post-raccolta). Lo sviluppo dei peli radicali è estremamente importante per le piante in quanto rappresentano la parte attivamente coinvolta nell’assorbimento di acqua e nutrienti. L’attività metabolica delle radici, infatti, è massima nei primi 10-15 giorni, per poi decrescere gradualmente fino alle 6 settimane di età.

L’accrescimento dell’apparato radicale è influenzato da vari parametri che riguardano le caratteristiche fisico-chimiche del terreno, tra cui la tessitura e la struttura del terreno importanti per evitare fenomeni di anossia radicale. Tra i parametri che influenzano maggiormente il trend di sviluppo radicale vi sono anche fattori ambientali quali la temperatura e l’umidità del terreno. Di conseguenza, una disidratazione a livello radicale – dovuta alla siccità – in questo periodo rischia di ripercuotersi sulla preparazione delle piante alla stagione invernale e sulla fase di germogliamento in primavera. 

“La questione legata alla siccità autunnale sta effettivamente rappresentando una problematica da non sottovalutare nei vigneti di uva da tavola” – spiega ai nostri microfoni l’agronomo Giovanni Manca.

“In questo momento fisiologico, le piante sono ancora metabolicamente attive e, attraverso l’assorbimento di acqua, riescono a regolare il loro contenuto di ioni permettendo così l’assorbimento dei nutrienti”. Al contrario, l’assenza di acqua – anche in presenza di un terreno ben equilibrato da un punto di vista nutritivo – può determinare complicazioni nell’assorbimento di sostanze utili.

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  • L’assorbimento di sali da parte delle radici permette di aumentare la concentrazione salina all’interno dei vacuoli delle cellule vegetali, in modo da abbassare il punto crioscopico. In questo modo si previene il danno da gelate quando la temperatura esterna scende di qualche grado sotto zero.
  • L’apparato radicale svolge un’importante funzione di deposito delle sostanze di riserva: la vite inizia ad accumulare sostanze di riserva nelle radici a partire dalla fine della primavera per poi raggiungere il picco massimo di accumulo durante il periodo di completo riposo. La ripresa vegetativa nella stagione primaverile è strettamente correlata al contenuto di queste sostanze di riserva, in quanto il loro scopo è quello di sostenere la crescita della vite fino a quando lo sviluppo fogliare non sarà abbastanza da sostenere il metabolismo della pianta attraverso i prodotti della fotosintesi.

Per queste ragioni, in un autunno come questo, caratterizzato da scarse precipitazioni risulta fondamentale, laddove necessario, intervenire attraverso irrigazioni di soccorso. Gestendo l’irrigazione in maniera ottimale, sarà possibile promuovere una buona crescita dell’apparato radicale, oltre che un ottimale assorbimento di nutrienti a vantaggio della stagione produttiva successiva.

 

Donato Liberto
©uvadatavola.com

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